Il tema della fragilità è molto delicato perché ci porta a riflettere sulla nostra condizione strutturale: siamo fatti di limiti. Sono tanti i limiti e i condizionamenti che ogni giorno incontriamo sul nostro cammino. Dentro di noi è costante la sensazione di impotenza di fronte a ciò che di irrazionale ci portiamo dentro o incontriamo nei comportamenti e negli atteggiamenti degli altri. Quale pensiero ci può aiutare a superare tutto ciò? Spesso, per difenderci, assumiamo atteggiamenti di chiusura o comportamenti aggressivi. A quale “potere” possiamo fare riferimento in un modo che non sia distruttivo ma efficace? Talora ci rivolgiamo a Dio affinchè Lui, in forma onnipotente, provveda a salvarci. La riflessione, che da tempo portiamo avanti sulle “immagini” di Dio, ci ha aiutato a capire che la Sua onnipotenza non ha nulla a che vedere con la potenza degli uomini. L’onnipotenza di Dio nasce dalla forza dell’amore. È l’amore che genera la vita. È l’amore che la difende. È l’amore che la fa rinascere. La dimensione speciale dell’amore, speciale per la sua finezza, che chiamiamo tenerezza, ha una forza straordinaria. È capace di cambiare il negativo in positivo, l’arroganza in accoglienza, la diffidenza in fiducia, il possesso in gratuità. La tenerezza, come spesso abbiamo sperimentato tutti, fa miracoli. È questo il miracolo che, con la rivoluzione della tenerezza, papa Francesco vuole operare nella Chiesa e nel mondo intero. Il suo agire ci svela con chiarezza come ci si può opporre alla prepotenza dell’uomo e cosa significhi impotenza di Dio. Sono questi i temi che cercheremo di approfondire in questo quaderno e nei prossimi incontri: a Pasqua a S.Cerbone, al convegno di Acireale e a quello a Trevi, a fine agosto. La Pasqua prossima sarà una buona occasione per riflettere e riappropriarci della ricchezza di vita che ci è stata donata. Buona Pasqua!
Mario De Maio