Qual è il vero problema di ogni famiglia? Famiglia è un termine che evoca in ciascuno di noi tanti sentimenti e tante emozioni. Oggi tutta la Chiesa è impegnata a ricercare nuove indicazioni ai numerosi e complessi problemi che questa istituzione pone. Non sto a ripetere l’elenco delle questioni aperte, che tutti conosciamo direttamente. Vorrei piuttosto parlare di un’area a cui è dedicata poca attenzione, quella che riguarda i modi in cui i giovani si preparano a vivere la dimensione dell’amore e a formare una famiglia. Non a caso ho fatto una distinzione fra amore e famiglia. L’amore infatti è l’esperienza fondamentale di ogni essere umano, ha inizio ancora prima di essere concepiti, sin dal momento in cui si comincia ad avere uno spazio speciale nella mente dei genitori.
Essendo un’esperienza estremamente personale, e fondamentale, sono preziosi i luoghi in cui i giovani, e non solo loro, possono riflettere ed elaborare questa dimensione molto complessa, che abbraccia la mente, i sentimenti ma soprattutto la parte più profonda e spesso inconscia dell’uomo. Come riconoscere il vero amore, come coniugarlo con la sessualità, come viverne le diverse fasi ed evoluzioni, come imparare le finezze delle sue numerose espressioni, come, per chi crede, sentire che li si incontra e si rende presente l’amore di Dio? Sono questi i temi cruciali da affrontare prima degli aspetti giuridici.
Questo è il primo passo a cui può seguire la decisione di formare uno spazio speciale, basato sull’amore, che chiamiamo “famiglia”. Purtroppo, presi dagli aspetti dottrinali e normativi, questi passaggi qualche volta vengono sottovalutati. Eppure è uno dei compiti primari delle comunità che si ispirano a Gesù Cristo, impegnarsi a trasferire dalla spiritualità alla vita quotidiana di ogni uomo il messaggio fondamentale del Vangelo. Ne va della gioia e della pace di tanti uomini che chiedono luce e orientamenti, non moralistici, ma vitali. La qualità della vita di ognuno di noi è strettamente legata all’esperienza di famiglia che facciamo o che abbiamo fatto. Questo quaderno e i prossimi convegni vogliono essere il nostro piccolo contributo in questo senso.
Don Mario