Calma la paura con la speranza. Nulla sembra più certo di quel che ci fa paura; ma è molto più vero che le cose temute svaniscono e quelle attese ci ingannano. Osserva bene paura e speranza, e ogni volta che sarai nell’incertezza, fatti un favore: abbi fiducia in ciò che ti fa sentire meglio. Forse la paura avrà più cose da dire; tu, comunque, scegli la speranza. (Seneca, da Lettere a Lucilio).
La speranza è la fede declinata al futuro. è il complesso delle attese attraverso le quali ci è dato di crescere come persone. Nessuno però nasce capace di sperare. Nelle prime fasi dell’esistenza siamo portati a identificare gli oggetti della nostra esperienza come risposte adeguate alle nostre attese. Ma se non impariamo a sperare saremo portati a moltiplicare le nostre illusioni: a pensare che un oggetto, una situazione nuova, una persona siano sufficienti a riempire la nostra vita, a rendere sensate le nostre attese.
In realtà poi tutto delude o richiede di essere ripreso in forme nuove. Ciò che si attende non giunge mai. L’uomo risulta sempre più grande di tutte le risposte che la storia gli offre.
Educare alla speranza, allora, non implica modificare o ampliare ogni giorno i suoi oggetti, ma essere capaci di attendere il compimento personale e gli sviluppi dell’umanità senza cedere alla stanchezza.
Educarsi alla speranza significa mirare al termine senza fermarsi alle tappe intermedie, con la coscienza della loro relatività e della loro insufficienza; fare progetti certi di doverli continuamente superare; affrontare gli eventi con l’atteggiamento di chi attende un dono per andare oltre.
Sperare non significa però scavalcare gli eventi della storia, ma attraversarli crescendo come persone e come comunità. Coscienti
che essi sono il riflesso di una risposta senza rimandi, di una soluzione senza residui, che solo attraverso di essi si offre a ogni uomo.
Imparare a sperare è la condizione per vivere tutte le situazioni senza rimpianti e crescere attraverso di esse.
Non tradiamo la vita con la pigrizia o con l’infatuazione. Le cose e le persone sono simboli pieni di risonanze. Cogliamole con fedeltà e conosceremo le gioie profonde della speranza. (Carlo Molari, da Un passo al giorno)