Cari amici,
dopo un viaggio faticoso, sopratutto per le lunghe file negli aeroporti, giunto a Foz c’era Neldo ad attendermi, sorridente e felice di vedermi ritornare. Cielo splendido, 20 gradi!
La situazione del gruppo degli agricoltori è economicamente difficile, ma in ripresa. L’orto diretto da Joao è fiorente e per il prossimo futuro promette bene. Dopo diverse riunioni, serene e creative, si è chiaramente rafforzata l’idea, di puntare solo su unico prodotto: ortaggi. Si dovranno fare due squadre, una che pianta in continuazione, un’altra che lava e impacchetta. Faremo una confezione con la scritta ” Mia madre non mi avvelena”. Neldo tenterà di entrare nel circuito dei ristoranti Rafain, i più importanti della zona, per vendere i prodotti biologici di Madre Terra.
Cristiano propone, se la produzione aumenta, di andare la mattina alle 4 a portare i prodotti ai mercati generali.
Il resto maiali, vitelli, galline, pesci saranno marginali e occuperanno solo a tempo parziale una persona, probabilmente Ze. Ci saranno a turno due “controllori”, per segnare le ore di lavoro praticate. Questo permetterà maggiore flessibilità sulle assenze e presenze nei giorni festivi. Senza difficoltà, si è deciso di anticipare alle 7 l’inizio del lavoro per preparare insieme i prodotti per le consegne. Alle 9 pausa per colazione, riflessione e poi ognuno al proprio incarico. Pingo sta meglio, è guarito dal morbo di Hansen e presto tornerà fra noi. Si aggiungerà al gruppo di lavoro un altro giovane Paraguayano. In tutto i lavoratori saranno 12.
Il 10 giugno, a Foz era la festa della municipalità. A Madre terra mattinata di lavoro per le consegne urgenti e pranzo di festa, con un tradizionale “churraschino”! Ecco i motivi che noi ” agricoltori ” abbiamo per far festa: la squadra che accompagna la ” Ferrari ” che è Madre Terra ( immagine molto efficace per loro ) è composta da Cristiano, Joao, Ze, con Neldo , saldamente felice, alla guida.
All’orizzonte sulla via del ritorno c’è Pingo.
La festa è stata molto bella, c’erano tutti con le loro famiglie e tanti bambini.
Ate logo! Come si dice qui.
Don Mario