LEGGERSI DENTRO, ALLA LUCE DELLA BIBBIA
I RACCONTI DELLA VITA DI ABRAMO
11. Genesi 16
Spunti di riflessione:
Per la prima volta, Sarai, moglie di Abram è protagonista degli avvenimenti narrati.
L’avevamo lasciata al capitolo 12 muta e silenziosa, sottomessa alla volontà di Abram, vittima delle sue paure e del suo egoismo.
Qualcosa è cambiato? Dove la troviamo ora? Cosa ne pensa Sarai della promessa di fecondità che proprio qualche versetto prima Dio aveva rinnovato ad Abram, dicendogli che suo erede sarà un suo figlio biologico?
Ci accorgiamo con sorpresa, che il testo può essere letto proprio in parallelo con l’episodio narrato in 12,10-20.
Abram non si era fidato di Dio e aveva tentato da solo, a modo suo, di risolvere i suoi problemi.
Sarai invece scarica su Dio la responsabilità della sua sterilità.
Abram chiede a Sarai di nascondere al faraone di essere sua moglie, per averne un suo personale vantaggio. Sarai invece raggira la sua difficoltà e, pur di avere un figlio, offre in moglie ad Abram una sua serva.
Come Sarai aveva obbedito alla richiesta di Abram senza dialogare con lui, ora Abram acconsente alla sua proposta, senza dialogare con lei. Come Sarai aveva subìto la volontà di Abram, così ora Abram subìsce la volontà di Sarai.
Ciascuno a modo suo cerca una soluzione per sé, senza vivere una vera relazione con l’altro.
Se non c’è posto per l’altro concreto e visibile, quale apertura può essere riservato alla presenza e all’azione di Dio nella loro relazione? Quale spazio per accogliere un figlio?
Anche Sarai, come era successo ad Abram, deve attraversare la sua cupidigia, il suo egoismo.
Vede ricadere su lei l’inganno tramato: Agar resta incinta, ma se ne vanta apertamente, mettendo maggiormente in risalto la sua sterilità.
Sarai presa dalla gelosia e dalla rivalità, compie così gesti di rabbia e di distruttività.
Come Dio era intervenuto con il faraone per svelare l’inganno di Abram, ora interviene a favore di Agar, promettendo a suo figlio, il primogenito di Abram, di divenire capostipite di una grande tribù.
Quanto ingarbugliate possono presentarsi le relazioni di coppia.
Abram e Sarai non me sono esenti!
Proprio dentro le difficoltà, fonte della loro sterilità, Dio continua a camminargli accanto.
La sua azione non è di giudizio e di condanna, ma di aiuto nell’affrontare la realtà.
Anche a noi può capitare di accorgerci che nelle nostre azioni siamo mossi dalla rabbia, dalla gelosia, dal rancore, dalla competitività.
Che fare? Prendercela con Dio che non interviene magicamente a risolvere?
Pretendere che gli altri cambino secondo i nostri desideri?
In questi giorni in cui continuiamo a vivere la delicata situazione della guerra in Ucraina, ci chiediamo quali antidoti di Vita possiamo immettere nel nostro quotidiano, oltre ai gesti di concreta solidarietà.
Camminiamo anche noi con tanta umiltà, con Abram e Sarai, accogliendo i nostri limiti, nel riconoscere il nostro lento e a volte zoppicante andare.
La Vita ci viene continuamente offerta. Esercitiamo la nostra fede e la nostra speranza perchè possa essere più forte della forza distruttiva che a volte emerge violenta e potente, anche nella relazione tra i popoli.
Crediamo insieme che la forza creatrice della Vita e della misericordia possa avere l’ultima parola.
Invito alla preghiera:
TU CHE MI AMI COSÌ COME SONO
e non come mi sogno,
aiutami ad accettare la mia condizione di uomo limitato
ma chiamato a superarsi.
Insegnami a vivere con le mie ombre e le mie luci,
con le mie dolcezze e le mie collere,
i miei sorrisi e le mie lacrime, il mio passato e il mio presente.
Fa’ che mi accolga come tu m’accogli,
che mi ami come tu mi ami.
Liberami dalla perfezione che mi voglio dare,
aprimi alla santità che vuoi accordarmi.
Accordami il pentimento di Pietro
che incontra il silenzio del tuo sguardo, pieno di tenerezza e di pietà.
La tua tenerezza mi faccia esistere ai miei stessi occhi!
Vorrei spalancare la porta della mia prigione
che io stesso chiudo a chiave!
Dammi il coraggio di uscire da me stesso.
Dimmi che tutto è possibile per chi crede.
Dimmi che posso ancora guarire,
nella luce del tuo sguardo e della tua parola. Amen
Michel Hubaut, francescano da “Les chemins du silence”
Dal libro preghiere di Ore Undici
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1. Genesi 11,1-9 – 1ª sett. di Avvento
2. Genesi 11,10-26 – 2ª sett. di Avvento
3. Genesi 11,24-32 – 3ª sett. di Avvento
4. Genesi 12,1 – 4ª sett. di Avvento
5. Genesi 12,2-9 – Natale del Signore
8. Genesi 14,1-16 – Febbraio 2022
9. Genesi 14,17-24 – 1ª sett. di quaresima