Omelia di don Mario
Eccoci al nostro appuntamento domenicale. Prima di tutto con Gesù Cristo, con le sue parole, con ciò che lui ci ha insegnato e poi appuntamento importante e profondo con Dio. Perché è il più profondo e importante? Perché il nostro spirito, la nostra parte più spirituale, cerca di mettersi in contatto con ciò che ci supera, con la bellezza che è intorno a noi e soprattutto con l’autore di tutta questa bellezza. E’ un piccolo lusso quello che noi possiamo permetterci la domenica. Quello di stare in un atmosfera di serenità, di pace e di gioia.
Gesù prende il tema a lui più caro che era quello dell’amore. Un tema che dovrebbe essere molto caro anche a noi. Un tema molto difficile. Tutti abbiamo sperimentato cosa significa amare ed essere amati. Tutti, nello stesso tempo, abbiamo sperimentato quanto sia difficile credere e abbandonarsi all’amore. Quello che oggi chiede Gesù ai suoi discepoli è quello di credere e di abbandonarsi all’amore. Ognuno di noi ha sperimentato cosa è l’amore ma la profondità, le finezze, le cose non dette sull’amore chi le ha veramente sperimentate? E’ questo l’invito che ci fa Gesù oggi ad approfondire, ad amare, ad essere disponibili a vivere questa esperienza del tutto particolare che cambia la vita dell’uomo.
VI Domenica del Tempo di Pasqua
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15, 9-17)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Parola del Signore