LA PAZIENZA DEL NULLA
Editrice Chiarelettere
Un uomo, il nulla e Dio. Tredici mesi nel deserto del Sahara, i silenzi, il vuoto, la contemplazione, la grazia in un diario intimo che riverbera le profondità dell’anima. Nella lunga storia di Arturo Paoli c’è un “punto zero” che ha il suo epicentro in terra d’Africa, nel deserto algerino. Di questo “punto zero” raccontano le pagine del libro, testimonianza di un viaggio che ha lasciato in Paoli un’impronta indelebile, quella dell’amore, rendendolo immensamente umano e profondamente prossimo a chiunque lo avvicini. “Arturo Paoli rovescia le prospettive scontate e ci porge una teologia dell’assenza” scrive Luigi Zoja nella Prefazione. “Il deserto ci appare come tappa indispensabile di ogni esistenza cosciente della propria individualità. Chi è umano non nasce soltanto nel corpo. Per la seconda nascita, quella dell’anima, all’uomo serve l’opposto di un utero che circonda”. “Per scoprire valori allo stato nascente bisogna accettare di essere respinti lì dove nascono le cose. Bisogna
avere la pazienza del nulla, non scacciarlo come un demonio, non affrontarlo col nostro coraggio, ma rispettarlo nella sua qualità di nulla” racconta Arturo Paoli che,
dall’esperienza del deserto e del nulla, approda all’infinito, scoprendo e sperimentando il vero senso della rinascita “in spirito e verità”.