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Memorie di un ebreo toscano

GIORGIO NISSIM
MEMORIE DI UN EBREO TOSCANO
(1938-1948)

a cura di Liliana Picciotto
Carocci editore, 2006

Questo libro non è stato scritto da Arturo Paoli, ma ne narra il ruolo avuto nella rete clandestina di sostegno in italia agli ebrei perseguitati sotto il nazifascismo. Questo libro narra quindi principalmente la storia di Giorgio Nissim, uomo mite che si trovò ad interpretare una straordinaria e positiva avventura. Durante la persecuzione antiebraica in Italia (1943-1945) organizzò il passaggio nella clandestinità degli ebrei braccati dalla polizia italiana e dalla polizia tedesca per essere arrestati e deportati nel campo di Auschwitz in Polonia. Rimasto solo in Toscana, dopo che la rete clandestina di soccorso Delasem capeggiata dal rabbino Nathan Cassuto fu sgominata dai tedeschi, si appoggiò alla generosità dei sacerdoti Oblati di Lucca (tra i quali don Arturo Paoli divenne il punto di riferimento principale) e ai frati della Certosa di Farneta per trovare nascondigli in Garfagnana e nella Lucchesia. In collaborazione con il Comitato di Liberazione Nazionale di Lucca ,Nissim fabbricò falsi documenti d’identità per correligionari e per tutti quelli che avevano necessità di sfuggire alla repressione nazifascista. Il suo memoriale, che in questo testo viene pubblicato per la prima volta rendendo nota una vicenda rimasta nell’oblio per oltre sessant’anni, è una testimonianza di forza, coraggio e altruismo in un mondo dove regnavano sopraffazione e violenza. Per queste vicende, Arturo Paoli ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la medaglia d’oro al valor civile.