Questo secolo sarà dei mistici o non sarà. Questa espressione di Karl Rahner che tante volte abbiamo citato, penso sia particolarmente appropriata riferita ai giovani. Per noi adulti è più difficile liberarci da secoli di pensiero magico che ci portiamo dentro e incamminarci nella faticosa ricerca di Dio, fatta di silenzio, abbandono, assenza e, in certi momenti felici, di stupore. Abbiamo riempito di mille certezze e “idoli di cartone”, come direbbe il regista Olmi, l’esperienza genuina dell’essere persone strutturalmente mancanti e fragili. La difficile avventura di liberazione da tutte le sovrastrutture e impalcature di rassicuranti pseudoreligiosità affascina i giovani che si pongono le domande di senso sui problemi fondamentali del vivere. La sete di genuinità e coerenza, il bisogno di sentire accolto il sentimento profondo di ricerca di senso, che noi chiamiamo “Desiderio”, porta i giovani lontani da ciò che indichiamo come i “nostri valori”. Come offrire a questa “generazione incredula” l’opportunità di incontrare esperienza nuove e significative che li mettano in contatto con la grande potenzialità di vita che Gesù è venuto a portare a ogni uomo? Una ricchezza che conduce anche a incontrare e attraversare l’esperienza dell’unicità, della solitudine, dell’autentica identità. È una sfida che coinvolge giovani e adulti, loro e noi, per scoprire e liberare “il mistico” nascosto in ogni persona. Questo numero del quaderno raccoglie riflessioni, testimonianze, studi e intuizioni sul mondo dei giovani. Lo offriamo alla vostra attenzione sicuri di avviare dialoghi, approfondimenti e spunti creativi.
don Mario