Il bambino non è debole nè povero; il bambino è padre dell’umanità e della civiltà, è il nostro maestro anche nei riguardi della sua educazione. Questa non è una esaltazione fuori misura del’infanzia, è una grande verità. Sono parole di Maria Montessori che esprimono la consapevolezza che dovrebbe guidare tutti gli adulti che entrano in relazione con i bambini. Sono loro a sapere di cosa hanno bisogno e che cosa è importante per crescere, non siamo noi a doverglielo suggerire o imporre forse più per calmare le nostre ansie che per aiutarli nella difficile ma entusiasmante avventura di vivere. Perché abbiamo deciso di iniziare un discorso sui bambini? Quest’anno Ore undici compie 30 anni ed è l’età giusta per pensare al futuro, alle nuove generazioni, ai bambini. Alla fine di giugno faremo il nostro primo incontro di spiritualità rivolto ai bambini. Ci sembrava bello far sperimentare loro l’incontro con una figura come Arturo, così ricca di vitalità e di fiducia nella vita. Ci piacerebbe creare una sorta di continuità tra quello che Arturo ci ha trasmesso e il futuro che ci aspetta, consegnando il suo messaggio ai bambini che hanno il dono della semplicità, non hanno pregiudizi, possono cogliere forse più degli adulti la ricchezza di vita di Arturo. Vorremmo anche avviare un dialogo con gli amici più giovani che frequentano Ore undici, e rispondere ad una richiesta che tanti genitori e nonni ci hanno rivolto nel corso degli anni. Cioè far sperimentare ai figli una esperienza di fede, un’apertura all’oltre che li avvicini alla spiritualità del quotidiano che cerchiamo di coltivare con quanti frequentano i nostri incontri e convegni. Il contatto con la natura ci aiuterà a scoprire i tempi, la bellezza, l’armonia, la gratuità della vita e imparare l’amore per le cose belle che ci circondano. L’augurio è di offrire ai bambini l’opportunità di aprirsi a realtà nuove, cogliere che vi è una realtà più grande oltre a quella che si vede, in modo che vi possano attingere nei momenti importanti e in quelli difficili che incontreranno nella vita.
don Mario