Il titolo che abbiamo voluto dare a questo quaderno, senza nessuna intenzione polemica, vuole riassumere la caratteristica essenziale che ci pare emergere in questo papa: fa scoprire ad ogni uomo dove è Dio. Il suo stile fatto di gesti semplici ma profondi, prima delle parole, fa emergere in ogni uomo di qualunque credo, il “Bene“, il positivo che ciascuno porta dentro di sè. Etty Hillesum lo chiamava “il pezzetto di Dio” che c’è dentro di noi, che dobbiamo difendere e far crescere. Come non credere che lo Spirito Santo, la forza creatrice della vita, come ci ha insegnato a pensarlo don Carlo Molari, assista e guidi la vita della Chiesa? Nell’arco di un mese abbiamo assistito a due veri miracoli: un Papa che ha rinunciato al proprio incarico, con grande umiltà e consapevolezza, e un gesuita – aggiungo io, “di Dio” -, che ha preso in mano il timone della barca di Pietro. Adesso dobbiamo collaborare al terzo miracolo: noi “ cristiani “ dobbiamo impegnarci a non tradire la passione di papa Bergoglio, che ci invita a creare nel nostro animo, nei nostri ambiti di lavoro, nelle nostre comunità, una attenzione speciale al “Bene“, per accoglierlo in tutte le sue infinite sfumature, per non mortificarlo, per farlo crescere e diffondere con la nostra creatività. Questo “terzo miracolo” necessario a realizzare la Chiesa di papa Francesco, ci fa capire il senso della richiesta di benedizione che la sera stessa della sua elezione, rivolse alla folla dei fedeli in piazza San Pietro. “Tu Dio non puoi aiutarci, tocca a noi aiutare te… Cercherò di aiutarti affinché tu non venga distrutto dentro di me… Il mio compito sarà disseppellire Dio nel cuore di ogni uomo…”. Con questa invocazione di Etty Hillesum, presa dalla sua preghiera della domenica, chiudo questa breve introduzione agli approfondimenti che abbiamo cercato di offrire alla vostra attenzione.
Un caro saluto.
don Mario