Desidero condividere con voi alcuni pensieri sul tema dell’amore, dopo averne parlato a lungo durante il convegno invernale. L’amore appartiene all’area delle cose indicibili per la sua complessità, ma soprattutto per la potenza e la ricchezza che racchiude. Esso è strettamente legato con tutte le espressioni del vivere: dai processi biologici della vita alle emozioni, dalla consapevolezza alle infinite modalità di relazione che sperimentiamo. Mi sembra di poter dire che nell’amore ci sia certamente qualcosa di divino. Chi di noi non ha sperimentato, anche soltanto per un frammento, quando le paure ce lo hanno permesso, quella forza grandiosa, incontenibile, totalmente coinvolgente che ci fa intuire di essere inseriti in qualcosa che ci supera ed è più grande di noi? In quei momenti percepiamo che esiste un unico grande amore collegato con Colui che ha dato origine alla vita, di cui noi esprimiamo un piccolo riflesso, come i raggi del sole che propagandosi generano tantissime sfumature. È una consapevolezza che dobbiamo acquisire nella gratitudine e nello stupore di ciò che la vita non smette mai di offrirci.
All’interno di questa dinamica vi è la nostra personale ed unica esperienza di amore, con i suoi limiti, le sue sofferenze ma anche le sue enormi ricchezze. Tutti, per un lungo periodo della nostra vita, abbiamo avuto bisogno e necessità di essere amati. È estremamente positivo sostenere con questo alimento fondamentale quel ‘patrimonio umano e divino’ che abbiamo ricevuto. Dal suo inizio fino al suo compimento, la vita avrà sempre bisogno di essere nutrita dall’amore. Nel nostro cammino di crescita possiamo anche sperimentare la completezza dell’amore che si realizza nel donare amore. L’energia che doniamo non sarà soltanto il nostro amore personale di uomini e donne, ma un’espressione di quel capitale infinito di amore che diventa segno di Dio. Gesù con la sua vita è diventato il modello esemplare di tutto ciò.
Come imparare dunque ad amare? Quali strade seguire per gustare e donare l’amore come ha fatto Gesù? Come inserirci nei processi di crescita orientati alla vita e alla vita piena? A partire da queste ultime domande cercheremo di proporre qualche riflessione nelle pagine dedicate a “Spiritualità e psicologia”. Questo Quaderno è dedicato ai temi del convegno, per allargare la riflessione al cerchio grande dei nostri lettori. Esso rimane il filo conduttore che ci accompagna durante l’anno. Per questo mi permetto di ricordare a coloro che ancora non vi abbiano provveduto, di rinnovare la quota associativa per continuare a camminare insieme nel 2008. Un caro saluto a tutti.
don Mario