Il mondo contemporaneo, come ripete spesso fratel Arturo, o sarà un secolo di mistici o non sarà. Sono parole vere come quelle che soltanto i profeti sanno dire. Tutti abbiamo bisogno di modelli e riferimenti, che noi indichiamo con il termine di spiritualità, che ci aiutino a vivere, a vivere veramente.
Abbiamo bisogno di pensieri unici, profondi che possiamo accogliere nella nostra interiorità e che possono aiutarci a dare una risposta di senso semplice, o meglio una risposta di buon senso agli eventi della vita e della quotidianità: una spiritualità per vivere il quotidiano.
Da chi andremo? Quale guru, quale intellettuale, quale movimento ecclesiale ci potrà aiutare? Sappiamo bene che non dobbiamo andare lontano: la nostra religione ha una ricchezza infinita di saggezza umana e spirituale che è Cristo. Dobbiamo soltanto ritrovarlo, liberarlo da taluni ermetismi dei teologi e degli esegeti. Abbiamo tutti un bisogno essenziale di Gesù, dell’amico Gesù che non ci detta formule moralistiche, non ci mette pesi sulle spalle, ma ci accompagna a trovare la fonte zampillante di acqua pura.
Non dobbiamo fare grandi cose o grandi studi, dobbiamo semplicemente liberare Cristo e incarnare l’umano nella nostra vita, sciogliendo tutti gli strati di incrostazioni e i secoli di dogmatismi. Ogni volta che Arturo mi parla dell’Amico lo guardo con tenerezza e invidia. Ha impiegato 95 anni per arrivare a una estrema semplicità di vita, guidato nei suoi passi dalla saggezza di questo Amico con cui si trattiene in simpatico dialogo per molte ore al giorno.
Una spiritualità per vivere. Qualunque sia la nostra condizione, qualunque sia il nostro limite, i problemi che ci assillano, tutti sentiamo il bisogno di una spiritualità che ci accompagni nell’interpretare, attraversare, superare, godere ogni stagione della nostra vita. L’amico Gesù ci ha dato il segreto del vivere che è amare l’altro: per secoli l’abbiamo interpretato come l’obbligo di fare beneficenza, assistenza, gesti caritatevoli. In realtà che cosa alimenta e pone le condizioni affinché una vita possa crescere e svilupparsi bene? L’amore, la cura, l’attenzione, la tenerezza. Dobbiamo investire la nostra vita per imparare ad amare l’altro, gli altri, la natura, i viventi, perché la nostra vita si nutre attraverso la tenerezza, la dolcezza, l’amicizia, la sessualità. I processi di vita hanno una sola regola: si sviluppano nella loro pienezza attraverso relazioni vitali che portano vita. Relazioni che attivano le energie e le forze che ognuno porta dentro di sé in modo latente. Amare per vivere.
don Mario