Noi siamo musica.
Il primo e più antico strumento musicale siamo noi e viviamo all’interno di un enorme strumento musicale che chiamiamo Cosmo.
Lo percepiamo come “paesaggio sonoro”, ne facciamo parte ed esso è in noi.
È importante riconoscerlo, non raffigurarci una separazione.
Il nostro respiro, il battito del cuore, il movimento di tutte le cellule dei nostri organi, le continue oscillazioni e movimenti delle molecole che ci costituiscono, l’incessante vibrazione di ogni atomo del corpo costituiscono la nostra più intima e riposta musica, il nostro suono.
Sebbene molti suoni del corpo non possiamo percepirli con le orecchie, ciò non vuol dire che non si producano: ogni movimento è fonte di suono.
In generale, che siano interni o provenienti dall’esterno del nostro corpo, i suoni interferiscono con noi non solo attraverso l’udito ma attraverso tutta l’epidermide. I suoni letteralmente ci toccano.
(Giuseppe Severini, studioso, artigiano, musicista e costruttore di strumenti antichi. Ha fondato nel borgo medievale di Randazzo, in provincia di Catania, la Casa della musica e della liuteria).
La musica è una fortuna, è la nostra vera terapia.
La musica è una vera magia, non a caso i direttori hanno la bacchetta come i maghi.
La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare. La musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme.
La musica non è solo un linguaggio ma una trascendenza, che è ciò che ci porta oltre.
I silenzi hanno un suono, anche in musica.
Non esiste l’ultima nota, è un dato di fatto.
Perché l’ultima nota che suona uno strumento è la nota che inizia l’altro.
Ezio Bosso (Torino, 13 settembre 1971 – Bologna, 14 maggio 2020) è stato un direttore d’orchestra, compositore e pianista italiano.