di Tonio Dell’Olio in “www.mosaicodipace.it” del 17 novembre 2020
La solidarietà, nel suo DNA, è creativa. Cerca di ascoltare la condizione delle persone in contesti ed epoche differenti per poter rispondere con l’aiuto concreto. Avviene così che all’epoca del Coronavirus non è difficile comprendere come il rilievo a tappeto del tampone molecolare rappresenti un argine essenziale all’espansione del contagio. Ma siccome sono in molti a non poterselo permettere e l’amministrazione pubblica della sanità è in affanno, qualcuno ha pensato di pescare qualche briciolo di umanità dal fondo dell’anima di un popolo. La Fondazione Comunità di San Gennaro Onlus e l’Associazione Sanità Diritti in Salute, assieme alla farmacia Mele e alla Terza Municipalità del comune di Napoli con il parroco e alcuni medici, hanno dato vita al “tampone sospeso”. Il tampone come il caffè. Si inizia oggi, presso la Basilica di San Severo a Capodimonte.
Sì, una chiesa che si trasforma in ambulatorio medico. Con soli 18 euro chiunque abbia una prescrizione medica che indichi una necessità, potrà sottoporsi al tampone. Il resto della spesa è coperto da offerte e sottoscrizioni raccolte dalle associazioni. Nelle stesse ore in cui scoppia lo scandalo delle visite diagnostiche a domicilio del San Raffaele a 450 euro, San Gennaro prende una strada che ci piace di più. Qualcuno superficialmente direbbe che non tutti i santi sono uguali e invece qui, ancora una volta, siamo di fronte a comportamenti soltanto umani.