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Lavoro

Bibbia
SERVIZIO O SCHIAVITÙ
libertà, gratuità e creatività del lavoro

di JEAN LOUIS SKA

Nella Bibbia il lavoro viene presentato come possibilità per la persona umana di rendere servizio oppure di sottostare a una condizione di schiavitù. La forma più alta del lavoro è il servizio, la più degradata è la schiavitù. Vorrei partire da un aneddoto. Anni fa sono andato in Grecia e ho visitato ad Atene il grande museo nazionale. All’entrata, come in tutti i musei del mondo, si trova la scritta con l’orario di apertura. In inglese, si leggeva: visiting hours, cioè “ore di visita”. In greco moderno, si leggeva orès leitourgias, cioè “ore di lavoro”, “ore di servizio”. In greco antico come in greco moderno, la parola “servizio” è leitourgia, che in italiano è diventata “liturgia”. Così, in greco, la stessa parola può designare il lavoro normale e il servizio di Dio. Se passiamo all’ebraico, troviamo una radice (`bd) che significa servizio, lavoro, ma anche servitù, schiavitù, e ancora, all’opposto, liturgia, cioè servizio di Dio. Questa radice copre un vasto campo semantico; la vasta gamma di significati di queste parole in greco e in ebraico corrisponde alla polivalenza, ma anche all’ambiguità, del concetto di lavoro nel mondo biblico. Vorrei evidenziare questo fenomeno in alcuni brani emblematici dell’Antico Testamento, in Genesi, nell’Esodo e nel libro del Deuteronomio. Inizio il percorso con Genesi 2. In merito a questo testo, vorrei dissipare un malinteso. Nel nostro immaginario cristiano associamo spesso il lavoro alle prime conseguenze del peccato originale, come se prima del peccato originale non si dovesse lavorare. È molto comune pensare che Dio, quando creò Adamo ed Eva, li abbia posti in un giardino che era una specie di paese di cuccagna. Adamo ed Eva erano coricati sotto gli alberi a dormire e quando avevano fame i pomodori più maturi cadevano nella loro bocca, forse con un po’ di sale, di pepe, olio e aceto. Dopo la colpa, i nostri progenitori sono stati scacciati dal paradiso, e uno dei castighi fu il lavoro.

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