Creatività
5 PASSI PER LA VITA
non succede nulla se non si lascia spazio all’Altro
di ANTONIETTA POTENTE
Tutta la vita si svolge in passi, di stanza in stanza, come dice Santa Teresa d’Avila, di porta in porta. I cinque passi che indicherò non sono gli unici, ce ne sono altri, ma questi – secondo la mia prospettiva di ricerca – sono molto importanti. Cinque è un numero che, nella sapienza alchemica e nella kabbalah, indica uno spostamento, il compimento di un passaggio necessario perché la nostra anima – la parte più profonda – si è accorta del limite della nostra umanità e comincia ad avere sete, a sospingere, a richiedere qualcosa di nuovo. Ogni inizio non è solo personale. L’umanità ha bisogno di persone che, quando ri-iniziano il loro cammino, pensino non solo a se stesse, ma al cosmo, all’universo intero. In questo senso noi occidentali siamo assai infantili, limitati da un individualismo nel quale sprofonda ogni cosa bella, che è bella ma non è condivisa. La sfida per noi è quella di diventare sempre più ecumenici e interculturali, sempre più coraggiosi nell’ascoltare la voce degli altri, soprattutto dell’Islam. Il primo passo che serve alla nostra esistenza quotidiana è quello di innamorarsi della realtà. La realtà è fatta di persone, di animali, piante, oggetti, materia: noi dobbiamo imparare a guardare la realtà innamorandocene per volerle bene e prendercene cura. Noi siamo abituati a pensare di avere cura della realtà come dovere morale, ma questo dovere che ci sollecita è un’eco della legge naturale che abbiamo dentro. Noi sappiamo che dobbiamo amare il nostro prossimo, i vicini e i lontani, che dobbiamo amare la natura, le pietre, il cosmo. «Tu amerai»: è la legge scolpita nella pietra, che è manifestazione di qualcosa che portiamo dentro. La realtà ci domanda qualcosa: è un soggetto, non è un accumulo di oggetti che possiamo gestire come vogliamo. La realtà ha le sue leggi, la sua storia, i suoi segreti. Per vivere bene la relazione con la realtà dobbiamo diventare persone profondamente innamorate …
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