Spesso la mattina sono svegliato dalla sirena di un’ambulanza. Sorprendentemente non è un suono che mi angoscia perché a differenza delle tante che urlano in città e richiamano sofferenze, questa annuncia una nuova nascita. Abito vicino alla clinica di maternità Sacra Famiglia e la sirena che sento traccia il percorso dell’ambulanza verso la clinica. Quando la sento mi si ripropone sempre una domanda: la creatura che sta nascendo alla vita biologica, di cosa avrà bisogno per nascere psicologicamente, socialmente, spiritualmente?
Quale sarà il suo futuro? Questo nostro quaderno è dedicato al nascere e al rinascere. Quali sono le condizioni che fanno sì che il vivere sia una nascita sempre più piena di vita e di senso? Credo che il modello familiare necessario alla crescita e allo sviluppo dell’identità della persona debba presentare almeno quattro caratteristiche: lo spazio vitale, il riconoscimento dell’identità, l’ascolto del desiderio.
Naturalmente tutto questo deve essere avvolto in un universo morbido di amore. Ogni giorno ci poniamo la domanda: che cosa potrà cambiare questo mondo? Arturo nel suo articolo traccia la strada: solo attraverso l’amore può nascere o rinascere la vita. Quando Gesù parlava di rinascere certamente alludeva a questi processi e circondava le persone che incontrava di fiducia, di ascolto, di riconoscimento e di amore.
Il futuro del mondo dipende dal crescere di nuove comunità in cui questi valori trovino spazio. Valori che non sempre abbiamo trovato nelle nostre famiglie ma che possiamo coltivare insieme con chi desidera trovare la propria identità più profonda, confrontandosi con una appartenenza che restituisca il respiro e lo spazio per rinascere e vivere.
don Mario