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Vivere e amare sono come i due termini di una equazione, non si dà l’uno senza l’altro

Se ci domandiamo: cosa è la vita?, è difficile trovare una risposta esauriente e soddisfacente. Però possiamo parlare di che cosa significhi vivere perché ogni giorno lo sperimentiamo. E poi, una seconda domanda: cosa significa amare la vita?

La prima riflessione che ci viene spontanea sorge dalla constatazione che esistono diversi livelli di qualità di vita: semplicemente vivere, vivere con semplicità, vivere pienamente. Sono diverse le modalità con cui ogni essere umano sperimenta il suo modo di vivere. Vi sono anche tante realtà in cui l’esperienza del vivere è difficile, angosciante e piena di difficoltà.

Il vivere bene dipende da molti elementi a noi esterni come il cibo, il clima, le relazioni, ai quali talvolta si aggiungono la sofferenza, la malattia, l’ingiustizia. Molte di queste situazioni sono conseguenze delle azioni e della volontà degli uomini.

Mi fa piacere ritornare con voi alle belle parole di Gesù: «sono venuto a portarvi la vita e la vita piena». A cosa pensava il Signore quando le pronunciava? Da che cosa dipende la pienezza della vita? È facile ritrovare una risposta nelle parole stesse del Signore. Per lui, e in lui, era chiara l’equazione tra vivere e amare. È proprio l’amore che suscita la vita, è l’amore che la conserva e la moltiplica. Soltanto un grande amore ci può permettere di vivere la pienezza della vita, in tutte le sue sfumature.

Ci può aiutare a capire meglio queste riflessioni guardare a una nuova creatura che nasce. È nata da un atto di amore. La sua esistenza si alimenta e si rinforza ogni giorno dall’attenzione amorosa dei genitori e di tante altre persone. Gli studiosi ci dicono che solo chi fa questo tipo di esperienza, a sua volta, nei suoi dinamismi, sa cosa significhi amare.

Purtroppo nel mondo vi sono tante creature private dell’amore indispensabile per vivere. La fame, la povertà, la sofferenza, l’emarginazione non permettono a molti esseri umani di sperimentare il vero amore alla vita. Gesù ha affidato a noi suoi seguaci il compito, come prima cosa, di imparare ad amare come lui ci ha amati e poi di amare sempre e tutti, fino al paradosso di amare anche il nemico.