Stamattina una bella puntata di ‘pagina 3‘ su rai radio3 per ricordare Gianni Rodari
Oggi il maestro avrebbe compiuto cento anni. Lo ricordiamo con un articolo di Vanessa Roghi uscito su Novecento. “Sotto il velo della sua impareggiabile levità, Rodari ha saputo essere molto di più. E molto altro. Un giornalista, un poeta, un partigiano, un pedagogista, un autore di programmi televisivi. Un riferimento ineludibile per la storia della scuola e della pedagogia italiane. Un innovatore. Un inguaribile sognatore”.
In occasione del centenario esce il Meridiano con le sue “Opere”. “Centrale è la dimensione etica del racconto, incardinata su precisi valori umani e civili, pur senza mai scadere, lui che pure non faceva mistero della sua militanza a sinistra, in forzature ideologiche da intellettuale organico” scrive Roberto Carnero su Avvenire.
Giovanni Castagno, insegnante, su Napoli Monitor ricorda l’insegnamento di Rodari di fronte alla crisi della scuola e della famiglia. “Pensava che fosse fondamentale sostituire all’autoritarismo la solidarietà, alla disciplina, tante volte evocata dagli adulti per placare le necessità dei più giovani, la modestia, la pazienza, la tenacia con cui la democrazia doveva prevalere sull’ignoranza e lo spirito di sopraffazione. Il problema non è essere in disaccordo, ma non sapere esprimerlo e pensare che gridare più degli altri serva ad avere ragione, ma chi grida di più lo fa “per coprire la propria incertezza, per mascherare la confusione, per far tacere la benefica voce del dubbio”.